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RID racconta il Centro Spaziale del Fucino

03 aprile 2023

Il Centro Spaziale del Fucino rappresenta il fiore all’occhiello delle attività svolte da Telespazio nell’ambito dei servizi satellitari. Pietro Batacchi, direttore di RID, entra in quello che è considerato uno dei maggiori teleporti al mondo per usi civili e incontra il responsabile del Centro, Gianni Riccobono, e Pasquale Santomaggio, responsabile Hosting and Maintenance.

Il Centro Spaziale “Piero Fanti” del Fucino (L’Aquila) di Telespazio è attivo dal 1963 e oggi, con le sue 42 sale di controllo, di cui cinque operative 24 ore su 24, le 170 antenne, i 250 addetti e i suoi 37 ettari di superficie, rappresenta il più importante teleporto d’Europa e uno dei maggiori al mondo. Si tratta di un'infrastruttura strategica per l’Italia, dove si svolgono le attività di controllo in orbita dei satelliti e, in generale, tutte le attività relative alle missioni spaziali per i maggiori operatori satellitari: gestione delle operazioni del satellite e del network delle stazioni di terra, gestione della dinamica del volo per ogni tipo di missione satellitare civile e militare, e per tutti i tipi di satellite e di orbite GEO (Geostationary Equatorial Orbit), MEO (Medium Earth Orbit) e LEO (Low Earth Orbit), e controllo delle trasmissioni dati fino all'operatore finale. Non solo, il Fucino si occupa anche dell’erogazione di servizi di telecomunicazione, televisivi e multimediali, e dei servizi LEOP (Launch and Early Orbit Phase). La LEOP è quella fase estremamente delicata che va dal momento della separazione del satellite dal razzo vettore fino al raggiungimento della posizione orbitale finale: è proprio durante tale fase che viene utilizzato la gran parte del carburante per alimentare le manovre necessarie a portare il satellite dall’orbita in cui viene lasciato dal razzo vettore alla sua posizione orbitale finale. Nelle sale apposite, denominate, appunto, sale LEOP, vengono svolte tutte le attività di controllo e gestione di tale fase: nessun errore è ammesso poiché un qualunque errore determina un consumo maggiore di propellente e, di conseguenza, un accorciamento della vita utile del satellite. La preparazione della LEOP non a caso dura diversi anni.

All’interno del Fucino hanno sede anche il Centro di Controllo della costellazione satellitare per l’osservazione della Terra COSMO-SkyMed e uno dei 2 Centri di Controllo che gestiscono il sistema europeo di navigazione e localizzazione satellitare Galileo (l’altro si trova in Germania).

Il Galileo Control Centre Italiano (GCC-I) è un’infrastruttura di circa 6.000 mq che garantisce l’elaborazione e la distribuzione del segnale di navigazione ai satelliti, e il costante controllo della qualità del servizio offerto agli utenti finali, così come la gestione della rete per la disseminazione dei dati del sistema Galileo (GDDN) che, ricordiamo, include circa 50 stazioni terrestri. Galileo è un sistema fondamentale per l’autonomia strategica dell’Europa e per tutti i servizi ad esso legati: da quelli bancari al posizionamento e navigazione, senza dimenticare i servizi militari che un domani saranno legati alla guida e alla precisione dei sistemi d’arma. Galileo si caratterizza per l’estrema accuratezza, superiore a quella del contraltare americano GPS, un’accuratezza garantita dal “cuore” rappresentato dagli orologi atomici prodotti da Leonardo nello stabilimento di Nerviano (Milano).

 

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